Alitalia, Laghi dice: “Non sono incompatibile”. Il giudizio del Tar

E’ il giorno del giudizio per i commissari di Alitalia. Domani, 11 ottobre, ci sarà l’udienza al Tar della Lazio sul ricorso del Codacons contro il decreto del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di  nomina dei tre commissari Alitalia.

Le contestazioni riguardano soprattutto Enrico Laghi, commercialista e docente universitario con numerosi incarichi. L’accusa di incompatibilità nasce dal fatto che, fino al commissariamento, era presidente di Midco, la società che controllava il 51% dell’Alitalia-Sai commissariata. Inoltre Laghi era consigliere di amministrazione di Cai, detentrice del 100% di Midco. Secondo il Codacons questo violerebbe il decreto dell’ex ministro Passera del 10 aprile 2013 che vieta la nomina di chi si sia “ingerito” nella gestione dell’impresa insolvente.

Laghi si è opposto alla richiesta di trasparenza sugli incarichi presentata al ministero di Calenda dal deputato M5S Davide Crippa. Laghi ha autorizzato solo la pubblicazione di una striminziata autocertificazione in cui afferma di non avere alcun conflitto d’interesse e che “non sussistono le cause impeditive e di incompatibilità” del decreto Passera. Laghi si è rifiutato di pubblicare l’elenco dei suoi incarichi e del parere legale “pro veritate” che ha presentato, affermando che gli serve per difendersi al Tar.

La dichiarazione “vuota” di Laghi

Ecco l’unica dichiarazione di Laghi diffusa dal ministero, finora inedita. Aprendo questo link la potete leggere:

Dichiarazione Prof_Laghi

 

Commissari. (da sinistra) Enrico Laghi, Luigi Gubitosi, Stefano Paleari (foto ANSA).

 

Paleari e Gubitosi

Inoltre Laghi è professore universitario, come un altro dei commissari, Stefano Paleari. Secondo il Codacons e il M5S, in base alla legge Gelmini la posizione di professore universitario “è  incompatibile con l’esercizio del commercio e dell’industria”. E anche Luigi Gubitosi, secondo il Codacons, essendo stato consigliere di amministrazione di Alitalia-Sai dal 15 marzo 2017, prima del commissariamento, non avrebbe potuto essere nominato.

Avevamo già riferito della mancanza di trasparenza di Laghi (e anche di Calenda) nell’articolo dell’11 settembre 2017 “Alitalia, Calenda non fa piena tarsparenza su Laghi”.

Il decreto Passera

Il decreto del 10 aprile 2013, firmato dall’allora ministro dello Sviluppo Corrado Passera, dice all’articolo 4: “Non può essere nominato commissario giudiziale o commissario straordinario: a) chi ha esercitato funzioni di amministrazione, direzione o controllo nell’impresa insolvente ovvero si è in qualsiasi modo ingerito nella medesima; (…) d) chi, nei due anni anteriori alla dichiarazione dello stato di insolvenza, ha prestato a qualunque titolo la sua attività professionale a favore dell’impresa insolvente”.

La lettera di Laghi a Calenda

Il decreto stabilisce che chi viene nominato commissario deve presentare al Mise un’autocertificazione. Ecco la lettera con cui Laghi si è opposto alla divulgazione di tutte le carte sulla nomina. Poteri Deboli ne ha riferito il 7 settembre nei due articoli “Alitalia, le opacità di Laghi”.

Totale oscuramento. La lettera di Enrico Laghi al ministero dello Sviluppo

Quanti incarichi?

Laghi ricopre almeno una dozzina di incarichi in società ed enti privati e pubblici, oltre ad essere docente ordinario di economia aziendale all’università La Sapienza di Roma, commercialista, valutatore di aziende, perito per il Tribunale.

Laghi è anche commissario del gruppo siderurgico Ilva, presidente dell’immobiliare Beni Stabili, società quotata in Borsa che fa capo a Leonardo Del Vecchio, presidente del collegio sindacale di Acea (voluto da Francesco Gaetano Caltagirone), revisore dei conti del Coni, consigliere di amministrazione di Burgo Group e di B4 Holding Srl.

Per assumere la carica di commissario della compagnia, in maggio Laghi si è dimesso da sindaco di Unicredit e consigliere di Cai.

La vendita di Alitalia e il rinvio delle offerte

La partita al Tar si intreccia con la procedura di vendita della compagnia. Entro il 16 ottobre dovranno essere depositate le offerte d’acquisto di Alitalia. I commissari hanno messo in vendita le attività di volo (Lotto Aviation) anche separate da quelle di assistenza aeroportuale (Lotto Handling). Un’offerta unitaria per tutta l’azienda non dovrebbe esserci. Il termine era fissato in origine al 2 ottobre. Abbiamo un dubbio: lo slittamento delle offerte, ufficialmente motivato con la richiesta di alcuni pretendenti di avere più tempo, potrebbe essere stato fatto in realtà anche per aspettare la decisione del Tar.

Una domanda per Laghi

Torniamo a fare una domanda molto semplice al commissario contestato, che non ha mai risposto. Con tutti questi incarichi, il professor Laghi ha il tempo di occuparsi di Alitalia?