Enrico Laghi è uno stimato e richiestissimo professionista con almeno una dozzina di incarichi in società ed enti pubblici e privati. Apprendiamo però, da una sua lettera inviata il 5 settembre al ministero dello Sviluppo economico (Mise), che ha una concezione riduttiva della trasparenza, potremmo dire che tende verso l’opacità.
Laghi infatti si è opposto alla pubblicazione di alcune informazioni in possesso del Mise riguardanti la sua nomina a commissario di Alitalia. La nomina è stata contestata da M5S e dal Codacons, con l’accusa di conflitto d’interessi e violazione di norme sull’incompatibilità.
In contrasto con Cantone
Laghi è entrato anche in potenziale contrasto con l’Anac, l’Autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone (nella foto sopra): ha sollevato dubbi sulla legittimità delle “linee guida” emesse lo scorso gennaio dall’Anac per l'”accesso civico” ai documenti pubblici e sulla trasparenza amministrativa.
Romano, classe 1969, Laghi è professore ordinario di economia aziendale nella più grande università italiana, La Sapienza di Roma. E’ docente di analisi contabile alla scuola di polizia tributaria della Guardia di finanza. Fa il commercialista, il valutatore di aziende, il liquidatore, il revisore contabile, è componente di collegi arbitrali. E’ commissario dell’Ilva, uno dei giganti europei dell’acciaio, lo nominò Federica Guidi il 21 gennaio 2015, allora ministro dello Sviluppo economico nel governo Renzi, prima di cadere in disgrazia per un presunto conflitto d’interessi.
A terra. Alitalia è una delle poche compagnie mondiali con i conti in rosso.
Dalle banche a Caltagirone
Laghi è inoltre presidente di una grande società immobiliare quotata in Borsa, Beni Stabili, che fa capo a Leonardo Del Vecchio. Da oltre sette anni è presidente del collegio sindacale dell’Acea, la municipalizzata romana che distribuisce acqua con una rete piena di buchi (le perdite superano il 44% dell’acqua immessa, si è scoperto di recente), dove lo ha voluto il costruttore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone. Uomo di fiducia delle grandi banche, è stato tra l’altro sindaco di Unicredit fino a pochi mesi fa.
Laghi trova il tempo di occuparsi anche di industria aeronautica, delle armi e sicurezza: alla Finmeccanica, che adesso si chiama Leonardo, è presidente dell’Organismo di Vigilanza. E’ consigliere di amministrazione di Burgo Group. E’ uno dei tre revisori dei conti del Coni, il Comitato olimpico italiano.
Influente. Il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone con il figlio Francesco
I precedenti all’Alitalia
Laghi è stato anche componente e presidente del collegio sindacale della vecchia Alitalia pubblica, finita in dissesto nel 2008, prima che arrivassero i Capitani coraggiosi berlusconiani, lo ha rivelato Report su Raitre il 15 maggio scorso. Successivamente è stato consigliere di amministrazione della “nuova” Alitalia-Cai per conto delle banche creditrici e azioniste, nonché presidente della Midco, la società-scatola creata a fine 2014 proprietaria del 51% della “nuovissima” Alitalia-Sai, cioè la compagnia creata nuovamente senza debiti e presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, per far entrare (con il 49%) gli arabi di Etihad.
Commissari senza competenze nell’aviazione
E’ questa la società divenuta insolvente (come la “vecchia” Alitalia nel 2008) e commissariata dal governo il 2 maggio scorso. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ha nominato Laghi commissario, insieme a Luigi Gubitosi e Stefano Paleari. Nessuno dei tre è competente di aviazione, fatta eccezione per alcune conoscenze teoriche di Paleari come docente univeristario. Ma questo in Italia, a quanto pare, non è un ostacolo ad assumere incarichi importanti.
Nomine controverse. I commissari Alitalia Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi (indicato per errore come Paleari) (da Dagospia)
Le contestazioni per conflitto d’interessi
Con quest’ultima nomina per Laghi sono cominciati i problemi. Infatti gli è stato contestato il coinvolgimento nell’attività dell’Alitalia finita in insolvenza, a causa degli incarichi ricoperti in precedenza in Midco e in Alitalia-Cai. I Cinque stelle e il Codacons hanno accusato Laghi di conflitto d’interessi e lo hanno denunciato all’Autorità anticorruzione, accusandolo di violazione del decreto del 2013 sui requisiti di professionalità e onorabilità dei commissari giudiziali e della direttiva ministeriale del 2016.
Il decreto Passera sulle incompatibilità
Il decreto del 10 aprile 2013, firmato dall’allora ministro dello Sviluppo Corrado Passera, dice all’articolo 4: “Non può essere nominato commissario giudiziale o commissario straordinario: a) chi ha esercitato funzioni di amministrazione, direzione o controllo nell’impresa insolvente ovvero si è in qualsiasi modo ingerito nella medesima; (…) d) chi, nei due anni anteriori alla dichiarazione dello stato di insolvenza, ha prestato a qualunque titolo la sua attività professionale a favore dell’impresa insolvente”.
Banchiere e ministro. Corrado Passera, è stato ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti
Gubitosi e Paleari
Secondo il M5S “analogo discorso vale anche per il dott. Luigi Gubitosi e il prof. Stefano Paleari”. Gubitosi perché dal 15 marzo era consigliere di amministrazione dell’Alitalia-Sai, poi finita in insolvenza. Paleari in quanto professore universitario, come Laghi. E la legge Gelmini _ hanno affermato M5S e Codacons _ stabilisce che la posizione di professore universitario “è incompatibile con l’esercizio del commercio e dell’industria”.
La difesa di Laghi e il parere dell’Anac
Laghi ovviamente ha rigettato ogni accusa e si è tenuto stretto un incarico di grande prestigio (e anche di grandi compensi). Il 28 giugno l’Anac di Cantone ha archiviato la “segnalazione” fatta da M5S e Codacons, ritenendosi incompetente perché Alitalia è una società privata, però ha detto che la nomina di Laghi a commissario lascia comunque qualche “perplessità”. Cantone ha rimesso la valutazione al ministero di Calenda che ha nominato Laghi, con la richiesta di verificare “i profili relativi alla mancata applicazione” di diverse norme segnalate nei ricorsi contro la nomina.
Intanto si è aperto un fronte anche al Tar, dove pende un ricorso del Codacons contro il commissariamento di Alitalia e contro la nomina di Laghi.
L’accesso alle carte del ministero
Il ministero di Calenda ha difeso la nomina di Laghi. Però si attende che il ministero comunichi all’Anac tutta la documentazione con le valutazioni sulla nomina contestata. In base al decreto Passera del 2013, prima della nomina i commissari devono presentato un’autocertificazione al Mise, nella quale affermano “il possesso dei requisiti” e “l’assenza delle situazioni impeditive”. Un deputato dei Cinque stelle, Davide Crippa, ha chiesto al Mise di conoscere queste carte attraverso l'”accesso civico”.
Il responsabile della trasparenza del ministero, Mirella Ferlazio, si è dichiarata favorevole alla consegna delle carte. E’ a questo punto che Laghi ha fatto una serie di obiezioni con una lettera al ministero dai toni perentori. Poteri Deboli le racconterà a breve, nel prossimo articolo.