Malgrado una zavorra di 4,3 miliardi di euro di perdite nette subìte nelle due stagioni del Covid, il grande calcio europeo sta invertendo la rotta. Il ritorno alla piena affluenza del pubblico negli stadi alimenta aspettative positive. E’ per questo che Football Benchmark, l’autorevole team di professionisti guidato da Andrea Sartori, stima un incremento del valore dei principali 32 club europei pari al 10% al primo gennaio 2022, rispetto all’anno precedente. Il valore d’impresa (Enterprise value o Ev) aggregato all’inizio di quest’anno ha raggiunto i 37 miliardi di euro.
Valore inferiore al pre-Covid
Un anno fa il valore complessivo dei “top 32” era stimato a 33,6 miliardi, in caduta del 15% rispetto al record di 39,7 miliardi raggiunto a inizio 2020, prima dell’esplosione della pandemia. Mancano ancora 2,7 miliardi per arrivare a quel livello, ma adesso si vede rosa.
Attaccante. Karim Benzema
Real Madrid in testa
In testa alla classifica c’è il Real Madrid, per il quarto anno consecutivo, con un valore di 3 miliardi e 184 milioni di euro (+9% sul 2021). Il Liverpool, che sabato 28 maggio affronterà i blancos nella finale di Champions League, è quinto con 2 miliardi e 556 milioni (+12%), 632 milioni in meno dei madrilisti. Il club spagnolo resta comunque al di sotto del picco di valore _ 3 miliardi e 478 milioni _ raggiunto all’inizio del 2020, prima dell’impatto negativo del Covid. Il Liverpool era arrivato a 2 miliardi e 658 milioni.
Dominio delle squadre inglesi
Sono le squadre inglesi a dominare la classifica, 10 su 32 (e 5 nelle prime 10), quelle con il valore medio più alto, oltre 1,5 miliardi ciascuna. Questo conferma la supremazia della Premier League nella ricchezza. E’ il campionato inglese la vera Super League europea. Il Manchester United è secondo nella classifica per valore, 2 miliardi e 883 milioni (+8%), 301 milioni in meno del Madrid. Due anni fa i “red devils” erano arrivati più in alto, a 3 miliardi e 342 milioni.
I guai del Barcellona
Terzo il Barcellona, che retrocede di una posizione per i problemi finanziari, 2 miliardi e 814 milioni di valore, uno dei pochi club ad arretrare -1,8% rispetto all’anno precedente. Il Barcellona è anche la squadra che ha accumulato le perdite nette di bilancio più alte nelle due stagioni sportive colpite dal Covid (cioè al 30 giugno 2020 e 2021), -579 milioni in totale dice Football Benchmark.
Psg al record storico
Al quarto posto c’è il Bayern Monaco, 2 miliardi e 749 milioni (+5%). Dopo il Liverpool troviamo il Manchester City (2,483 miliardi +14%), il Chelsea (2,179 miliardi +16%), e _ ottavo _ il Psg, con 2,132 miliardi, +22%: il club francese ha raggiunto il record storico del proprio valore, superando anche il livello pre-Covid. Nono il Tottenham, 1,912 miliardi (+12%).
Acquisto. Dusan Vlahovic
Juventus prima italiana
La prima italiana si conferma la Juventus, decima come nella stagione precedente, 1,597 miliardi di valore (+8%). Il club bianconero vale più delle due altri grandi storiche società italiane messe assieme, Inter e Milan, vincitrici degli ultimi due scudetti. Secondo Football Benchmark l’Inter vale 996 milioni (+14%) ed è quattordicesima. Il Milan 578 milioni (+35%) ed è quindicesimo, è la società che ha aumentato di più il valore rispetto al 2021.
LE PRIME DIECI IN EUROPA
Napoli e Atalanta
Le italiane sono sette. Diciottesimo il Napoli (483 milioni -0,4%), ventunesima l’Atalanta (454 milioni, +25%). L’As Roma che ieri sera ha vinto la Conference League è ventiquattresima, con 413 milioni (+2%). Non è nelle prime 32 il Feyenoord, sconfitto dalla Magica a Tirana 1-0.
Coppa. La Roma vincitrice della Conference League
La Roma supera la Lazio
Nel derby della capitale la Roma supera la Ss Lazio, ultima delle “top 32” con 302 milioni di valore (+1%). Appena un milione in meno del piccolo Villarreal. Il club spagnolo vale solo 303 milioni (+27%), ma nella Champions League di quest’anno ha eliminato agli ottavi una squadra molto più ricca, la Juventus. Questo dimostra che nel pallone non basta essere ricchi e potenti per vincere. Ma è vero il contrario, per diventare ricchi bisogna vincere. Solo così si incrementa il valore dei diritti tv, dei ricavi commerciali e delle sponsorizzazioni. “Il Real Madrid ha esteso la posizione di vertice grazie ai continui successi sportivi e commerciali”, fa notare il rapporto.
La classifica delle perdite
Nella stagione sportiva 2019-2020 i “top 32” club europei hanno avuto ricavi operativi aggregati di 9.597 milioni, con una perdita netta aggregata di -1.642 milioni. Nella stagione successiva, al 30 giugno 2021, i ricavi sono un po’ saliti a 9.886 milioni, le perdite sono esplose a -2.682 milioni. Nella classifica dei risultati netti di bilancio dei due anni del Covid, dopo il Barcellona i risultati peggiori sono quelli di As Roma (-389 milioni in due anni), Psg (-349 milioni), Inter (-300 milioni), Juventus (-300 milioni), Everton (-298 milioni) e Milan (-291 milioni).
Solo cinque in utile
Solo cinque delle 32 squadre hanno accumulato risultati positivi, il Real Madrid ha un saldo di un milione di utile netto. La migliore per i conti è l’Atalanta, con due bilanci in attivo per complessivi 87 milioni di utili in due anni. Il Liverpool, finalista di Ucl, ha accumulato in due anni 68 milioni di perdite, una perdita piccola date le dimensioni del club. Per esempio il Napoli ha accumulato perdite nette per 78 milioni e la Lazio per 40 milioni.
Manchester United. Paul Pogba
Come si stabilisce il valore
Il metodo seguito per la settima edizione del rapporto “Football Clubs valuation: The european Elite”, come per le precedenti, è quello di calcolare l’enterprise value, cioè il valore di mercato del patrimonio netto (o capitale proprio di una società), più i debiti finanziari, meno la cassa. Sono stati considerati nell’analisi i bilanci di tre stagioni sportive: 2018-19, 2019-20, 2020-21, non c’è quella in corso ormai conclusa. Football Benchmark applica un multiplo dei ricavi operativi (da cui sono escluse le plusvalenze da calciomercato) e accompagna questo primo dato con le elaborazioni di un algoritmo che pondera 5 criteri: redditività, popolarità sui social media, valore della squadra, diritti tv, proprietà dello stadio.
Sartori: si guarda al futuro
Questo il commento di Andrea Sartori, fondatore e a.d. di Football Benchmark: “Mentre le nostre valutazioni sono basate sui dati finanziari pubblicati, incorporano anche le ultime tendenze e le aspettative. Infatti, i risultati finanziari dell’anno scorso subiscono ancora l’impatto negativo del Covid-19, mentre gli ultimi numerosi mesi riflettono solidi segnali di un calcio che torna alla normalità, soprattutto con il pubblico che torna negli stadi e con una continua robusta domanda di sponsor e investitori. In effetti, gli investitori guardano avanti, contemplano il futuro, più che soffermarsi sul passato“. Il calcio europeo però non è risanato e prevediamo che diversi club avranno ancora bisogno di iniezioni di capitale.