Dall’inviato a Doha. La privatizzazione di Ita tiene banco. Lufthansa e Air France-Klm hanno confermato a margine dell’assemblea Iata a Doha il forte interesse per la mini-compagnia nata dalla ristrutturazione di Alitalia. Il più determinato è Carsten Spohr, a.d. del gruppo Lufthansa, che ha espresso irritazione per il “rallentamento della procedura” di privatizzazione. L’offerta concorrente è animata da Air France-Klm, il cui a.d., Ben Smith, ha detto: “Abbiamo dei colloqui in corso insieme a Delta Air Lines e al nostro partner finanziario. Il mercato italiano è molto interessante per noi”.
Le due cordate
Il comportamento dei due pretendenti a Ita è diverso. Entrambe le cordate hanno presentato al ministero dell’Economia, che possiede il 100% di Ita, le offerte vincolanti richieste dal venditore. Ma gli advisor del Mef (Equita e studio legale Gianni & Origoni) hanno chiesto una serie di chiarimenti, perché le offerte mantenevano _ riferisce una fonte autorevole _ un margine di indeterminatezza. Le risposte sono state inviate ma la decisione non sembra imminente. I pretendenti dovranno presentare una nuova offerta finale a fermo, più precisa della precedente, riferisce la stessa fonte, perché sono in discussione “la governance, il valore dell’investimento nel capitale, l’evoluzione del piano industriale”.
Premier. Mario Draghi
Lazzerini: decisione entro i primi di luglio
“Penso che una decisione verrà presa entro la fine di giugno o nei primi di luglio. E’ competenza del Mef”, ha detto Fabio Lazzerini, a.d. di Ita, presente all’assemblea Iata a Doha. “Intanto i nostri risultati stanno migliorando, il nostro network a lungo raggio si sta ampliando. La compagnia adesso è come è stata disegnata”, ha aggiunto Lazzerini. “L’aumento del prezzo del carburante è un costo aggiuntivo, purtroppo non ci è stato possibile fare l’hedging. Ma compensiamo l’aumento dei costi con l’incremento dei passeggeri e le tariffe più alte. Nel lungo raggio le tariffe sono il 30% più alte rispetto al 2019, prima della pandemia”.
Ita. L’a.d. Fabio Lazzerini
Altavilla vuole Msc-Lufthansa
La procedura di cessione è partita con un chiaro orientamento del presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, per la cordata composta dal gruppo di navigazione Msc (che punta alla quota di maggioranza) e Lufthansa (che sarebbe socio di minoranza, almeno all’inizio). Poi si è aggiunto l’interesse di Air France-Klm, che però non ha ancora la libertà di investire, perché non ha rimborsato gli aiuti avuti dai governi durante il Covid. Poiché il gruppo franco-olandese ha già accordi commerciali con Ita attraverso l’alleanza SkyTeam, a Parigi si punta a dilatare i tempi, in sostanza a disturbare la proposta Msc-Lufthansa.
La lettera a Draghi
E di fatto i tempi della vendita, che secondo il governo e lo stesso Altavilla avrebbe dovuto essere decisa entro i primi di giugno, si sono allungati. Spohr ha spiegato così la situazione: “Siamo la compagnia numero uno nel lungo raggio. I nostri passeggeri sulle rotte del Nord Atlantico vanno di più in Italia che in Germania. Per questo non sono molto contento che la procedura di vendita stia rallentando. Per questo la settimana scorsa ho scritto una lettera al primo ministro Draghi dicendo che siamo il partner adatto per Ita. Gli ho detto che Ita ha bisogno di un partner rapidamente. Abbiamo bisogno del sostegno di Draghi”.
Vertice. Alfredo Altavilla (al centro) e Fabio Lazzerini
La rabbia di Spohr
Perché è arrabbiato? “Ita dovrebbe essere più arrabbiata di me”, ha risposto l’a.d. di Lufthansa. Spohr non ha spiegato se abbia avuto risposte da Roma. Alla domanda sul perché c’è stato un rallentamento della procedura di vendita, ha ribattuto: “Siete voi che dovreste dirmelo”. Diversi osservatori ritengono che i tempi si siano allungati per l’ingresso nella gara di Air France-Klm, che ostacola Lufthansa.
SkyTeam concede proroga di sei mesi a Ita
Intanto il board dell’alleanza SkyTeam, riunito a Doha domenica 19 giugno, ha deciso di estendere dal 30 giugno fino al 31 dicembre di quest’anno il termine per Ita per comunicare un’eventuale uscita da quest’alleanza per entrare in un’altra (cosa che avverrebbe se ci fosse una vendita a Lufthansa, che è nella Star Alliance) senza che la compagnia italiana debba pagare una penale. Un segno che l’alleanza che ha come pivot Air France-Klm e Delta rimane in partita per la “nuova” Alitalia. Ben Smith, a.d. di Air France-Klm, ha spiegato che entro alcuni mesi il gruppo avrà mano libera per investire in altre compagnie. “Abbiamo appena completato un’operazione finanziaria”, cioè l’aumento di capitale. “Dobbiamo restituire gli aiuti di Stato ricevuti per il Covid. A quel punto potremmo fare un investimento di capitale in altre compagnie se il progetto fosse di nostro interesse”.