Golf, caccia, pesca, tennis. Sono gli “interessi” dichiarati nel curriculum da Edoardo Garrone, 56 anni, l’imprenditore genovese che ieri è stato nominato presidente del Sole 24 Ore, il gruppo editoriale controllato dalla Confindustria.
La passione per la Sampdoria
Garrone è presidente del gruppo Erg, un’azienda ricca, quotata in Borsa, si occupa di energia, fu fondata nel 1938 dal nonno che si chiamava Edoardo. Negli ultimi anni ha abbandonato l’attività nel petrolio ed è entrata nella produzione di energie rinnovabili, eolico, idrico, termoelettrico, solare, vende elettricità. Garrone è stato anche presidente della Uc Sampdoria da marzo 2013 a giugno 2014, fino alla vendita della società di calcio (con dote plurimilionaria) a Massimo Ferrero, detto “Viperetta”.
Il figlio di Gheddafi
Quando la Erg si occupava di petrolio e la squadra di calcio era presieduta da Riccardo Garrone, il padre di Edoardo, morto nel gennaio 2013, la Sampdoria arrivò a tesserare Saadi Gheddafi, terzo figlio del dittatore libico Muammar Gheddafi con velleità di calciatore. Gheddafi jr. arrivò a Genova nel gennaio 2007, però non disputò nessuna partita. Quella fu la fine della sua avventura “calcistica” in Italia. Si racconta che conducesse una bella vita in una villa sulla riviera messa a disposizione da Garrone.
Calciatore? Saadi Gheddafi
La Erg
Garrone è presidente “esecutivo” di Erg, ma non si occupa della gestione, che è in parte nelle mani del fratello minore, Alessandro, ma soprattutto è affidata a un manager esterno, l’amministratore delegato Luca Bettonte, già direttore finanziario del gruppo Autostrade, un superdirigente che nel 2017 ha guadagnato 9,1 milioni di euro lordi.
In Confindustria con Marcegaglia
Garrone ha una striscia consistente di incarichi associativi negli organi degli imprenditori. E’ stato tra l’altro presidente nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria dal 2000 al 2002, quando il capo degli industriali era Antonio D’Amato. E’ stato vicepresidente della Confindustria “per l’organizzazione e il marketing associativo”, da maggio 2008 ad aporile 2012, quando Emma Marcegaglia guidava gli imprenditori italiani. E’ in asse con la maggioranza che governa la Confindustria e nell’ultima campagna elettorale, due anni fa, si è schierato con Vincenzo Boccia, l’attuale presidente.
Confindustria. Emma Marcegaglia
Lo stipendio
Come presidente della Erg l’anno scorso Edoardo Garrone ha ricevuto uno stipendio lordo di 847.716 euro, circa 70.000 euro al mese. A questa somma si aggiungono 30.000 euro di gettone (annuo) per sedere nel cda del Sole 24 Ore, nel quale è stato eletto il 14 novembre 2016. Era il cda nominato dopo lo tsunami Del Torchio, che comprendeva Giorgio Fossa come presidente e Franco Moscetti amministratore delegato. Entrambi dimessisi nelle ultime settimane per ragioni che non sono state chiarite.
Nel 2016 Garrone aveva guadagnato di più, 914.733 euro lordi. E’ più alto lo stipendio del fratello Alessandro, nel 2017 ha percepito 2,48 milioni lordi e nel 2016 1,17 milioni.
I dividendi
Comunque si tratta di spiccioli rispetto ai dividendi che i Garrone incassano grazie ai profitti dell’azienda di famiglia. Dal 2012 al 2017 la Erg ha pagato ai soci 571 milioni di dividendi.
Dopo l’approvazione del bilancio 2017, chiuso con 207 milioni di utile netto consolidato, a fine maggio la Erg ha distribuito una cedola di 1,15 euro per azione, pari a circa 170 milioni di dividendi.
Di questa somma, quasi il 62% spetta alla San Quirico, la cassaforte delle famiglie Garrone e Mondini, che hanno così ricevuto poco più di 100 milioni. Stando a queste cifre, i Garrone sono una delle dinastie imprenditoriali più ricche d’Italia.
Gli incarichi
Edoardo è anche nel consiglio di amministrazione di una società pubblica, Invitalia Ventures Sgr, la controllata di Invitalia che, si legge sul sito, “gestisce il primo fondo pubblico-privato italiano di co-investimento, a sostegno dell’innovazione e della Venture industry del paese”. Ha numerosi altri incarichi: membro di giunta di Assonime, consigliere di amministrazione dell’associazione Civita, della Fondazione Magna Carta, dell’istituto Giannina Gaslini, presidente del consiglio di sorveglianza della holding San Quirico. Da maggio 2016 è componente dell’advisory board di Confindustria e presidente del “gruppo tecnico internazionalizzazione associativa”. Adesso anche presidente del Sole 24 Ore.
Con tutti questi impegni, chissà se a Garrone resterà tempo per dedicarsi ai suoi “interessi” dichiarati: golf, caccia, pesca, tennis.