Leonardo si butta sugli israeliani. Per rafforzarsi nell’industria della difesa il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha annunciato l’acquisizione del 100% dell’israeliana Rada Electronic Industries Ltd. che produce radar tattici per la protezione terrestre, opera anche nell’avionica e nella protezione contro i droni.
Quotazione al Nasdaq
Rada è quotata al Nasdaq a New York e alla Borsa di Tel Aviv, ha un fatturato 2021 di 117 milioni di dollari, con un utile netto di 25 milioni e 330 dipendenti. L’acquisto verrà fatto dalla controllata americana Leonardo Drs, che incorporerà Rada e, in seguito alla fusione, sarà automaticamente quotata al Nasdaq (oltre che a Tel Aviv), senza dover fare un’offerta pubblica di azioni (Ipo) come quella che era fallita nel marzo 2021.
L’approvazione dei cda
L’accordo vincolante per l’acquisizione e fusione è stato annunciato sia da Leonardo sia dalla società israeliana con due distinti comunicati. Non è un comunicato congiunto e i testi sono diversi, anche se i punti sostanziali dell’operazione coincidono. L’operazione è stata approvata da entrambi i consigli di amministrazione ed è previsto che si concluda nel quarto trimestre di quest’anno.
Operazione tutta in azioni
Alessandro Profumo, a.d. di Leonardo, ha commentato: “Siamo orgogliosi di annunciare questa importante mossa strategica di Leonardo in un segmento importante e in rapida crescita del mercato della difesa di oggi e di domani, rappresentato dalla Force Protection. C’è un ottimo livello di complementarità tra la nostra controllata statunitense Leonardo Drs e Rada”. Profumo ha aggiunto: “Abbiamo concordato un’operazione di fusione all-stock, cogliendo anche l’opportunità di quotare Drs nell’attuale contesto di volatilità dei mercati, realizzando così quanto prospettato lo scorso anno”.
Leonardo. L’a.d. Alessandro Profumo
Non si paga in denaro
Leonardo non pagherà in denaro, ma con carta: cederà agli azionisti della società israeliana il 19,5% di Leonardo Drs. Il gruppo controllato dal Mef continuerà a possedere l’80,5% di Drs tramite la controllata statunitense Leonardo Holding. L’operazione è soggetta all’approvazione degli azionisti di Rada e ad alcuni nullaosta regolamentari.
Premio del 20% ai soci dell’azienda israeliana
Leonardo non ha reso note le condizioni finanziarie dell’acquisizione. Invece nel comunicato di Rada si legge che la valutazione prevista per il concambio azionario “fornisce un premio di oltre 20%” agli azionisti della società israeliana rispetto alla media di prezzo nei 30 giorni precedenti al 17 giugno, pari a 11,76 dollari per azione. Nella seduta del Nasdaq del 17 giugno le azioni hanno chiuso a 11,64 dollari. A questo prezzo corrisponde una capitalizzazione per il 100% della società di 578,6 milioni di dollari. Applicando un premio del 20% a questo importo si ottiene un valore di circa 695 milioni di dollari. In attesa che Leonardo fornisca le cifre della valutazione di Rada, a questi valori si può dire che, rispetto al giro d’affari, la società israeliana ha avuto una valutazione di molto superiore a quella stimata per Drs (circa 3,2 miliardi) ai tempi dell’Ipo non andata in porto nel marzo 2021.
Il confronto con Drs
Nel comunicato di Rada si precisa che Leonardo Drs ha avuto ricavi 2021 pari a 2.879 milioni di dollari, importo che dopo le dismissioni annunciate nel 2022 (non ancora perfezionate) si riduce di 232 milioni a 2.642 milioni. Rada nel 2021 ha dichiarato ricavi pari a 117 milioni. Drs ha ricavi pari a 22,58 volte quelli della società israeliana, pertanto se fosse valutata sui ricavi, con lo stesso multiplo, dovrebbe valere 15,6 miliardi. Invece ai tempi dell’Ipo del 2021 era stato stimato un valore indicativo per il capitale di 3,2 miliardi, cioè 4,5 volte la valutazione di Rada in questa acquisizione. Dunque Rada ha valutazione elevata, che tiene conto anche della redditività della società israeliana (l’utile netto 2021 supera il 20% dei ricavi) e delle prospettive di crescita dell’azienda: nel 2021 i ricavi sono aumentati del 54%, quest’anno dovrebbero salire ulteriormente del 20% a 140 milioni.
Azienda venduta bene
Da questi dati si può dire che i soci di Rada hanno venduto molto bene l’azienda a Leonardo, cogliendo anche l’incremento dei valori azionari delle industrie militari che ha fatto seguito alla guerra della Russia in Ucraina e all’annuncio di aumento delle spese militari dei paesi aderenti alla Nato, su richiesta degli Stati Uniti. I principali azionisti di Rada, secondo l’ultimo annual report, sono l’israeliana The Phoeinix Holdings Ltd. con l’8,55%, seguita da due fondi americani: Wellington Group Holdings di Boston (6,69%) e Franklin Resources di San Mateo, in California (5,97%). Il presidente, Yossi Ben Shalom, possiede 2,012 milioni di azioni pari al 3,96%, l’a.d., Dov Sella, 450mila azioni. Nel 2021 lo stipendio dell’a.d. è stato di 1,715 milioni di dollari complessivi, al lordo delle tasse.
I clienti
Nel bilancio di Rada si legge che il 72% dei ricavi è realizzato negli Stati Uniti, il 15% in Israele, solo il 4% in Europa. Tra i clienti di Rada, oltre a Boeing e Lockheed Martin, spiccano Leonardo, la sua controllata Drs, il gruppo missilistico Mbda (di cui Leonardo ha il 25%), il gruppo tedesco Rheinmetall, principale produttore europeo di armamenti terrestri che punta ad acquisire il 49% di Oto Melara (ma Profumo non vuole, preferisce i francesi e tedeschi di Knds).
Azioni in rialzo
In Borsa alle 15:20 le azioni Leonardo sono in rialzo del 5,26% a 10,25 euro, dopo aver toccato un massimo di 10,63 euro in mattinata, poco dopo l’annuncio dell’operazione. Al Nasdaq alle 9:30 di New York le azioni Rada guadagnano il 3,78% a 12,08 dollari