Come un tennista “ripescato” nel tabellone di un torneo. Marco Carrai è stato reinserito nel programma del salone internazionale della sicurezza informatica che si apre domani a Roma, “Cybertech Europe 2017″.
L’imprenditore amico dell’ex premier Matteo Renzi fino a qualche giorno fa non compariva nel programma della due giorni dedicata all’intelligence e alla protezione dalle intrusioni informatiche, come ha segnalato Poteri Deboli nell’articolo “Cybersecurity, al vertice a Roma non c’è Carrai”, pubblicato stamattina.
La Nuvola
Fonti vicine all’organizzazione hanno fatto notare che Carrai (nella foto in alto, con Agnese Landini, moglie di Renzi) sarà presente come moderatore. Secondo una versione aggiornata online del programma del salone, Carrai compare come moderatore, domani alle 14.05, della “Start up pitch session”.
Nella controversa Nuvola di Fuksas domani e dopodomani ci saranno esperti di intelligence informatica, spioni, militari, manager, consulenti, lobbisti. Con una forte presenza di uomini, donne e aziende israeliani, il paese all’avanguardia mondiale nell’intelligence e protezione informatica. E anche russi e americani.
Profumo, Pansa e Pinotti
Al “Cybertech Europe 2017”, per il secondo anno consecutivo organizzato a Roma, i lavori saranno aperti da Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, l’ex Finmeccanica, interessata a sviluppare affari in questo settore, con una divisione guidata da Andrea Biraghi. Interverranno poi il capo della polizia Alessandro Pansa (omonimo dell’ex a.d. e Cfo di Finmeccanica) e Roberta Pinotti, ministro della Difesa.
Un terzo degli attacchi ha successo
Poi il via agli esperti o presunti tali, con Omar Abbosh, direttore delle strategie di Accenture. In uno studio pubblicato nel novembre 2016, il colosso della consulenza internazionale ha detto che circa un terzo dei tentativi di violare le difese informatiche delle aziende ha successo. Ma nonostante questo, dice Accenture, tre quarti dei dirigenti rimangono “irresponsabilmente fiduciosi” nelle loro strategie di sicurezza.
Lo 007 di Renzi
Carrai è un imprenditore fiorentino con molti misteri, con attività nella cybersecurity in Italia e in Israele, legato da una stretta amicizia a Renzi, segretario del Pd ex premier, conterraneo e coetaneo di “Marchino”. Entrambi sono nati nel 1975.
L’anno scorso Carrai fu tra gli ospiti più in vista. Al Cybertech 2016 era indicato come «presidente e co-fondatore di Cmc Labs», la società Cambridge Management Consulting Labs Spa. Nei mesi precedenti Renzi aveva tentato di nominare Carrai a capo di una nuova struttura di intelligence e della sicurezza informatica a Palazzo Chigi, ma aveva dovuto rinunciare per le resistenze che il progetto aveva incontrato.
Renzi non è più presidente del Consiglio, ma il suo amico imprenditore è sempre presidente della Cambridge Management Consulting Labs, di cui possiede il 21% del capitale. Nel 2016 la società ha dichiarato ricavi pari a 5,74 milioni di euro e un utile netto di 76.000 euro.
Pacifici e Bernabè
Tra i soci di Carrai c’è Jonathan Pacifici, lobbista e magnate isareliano della Cybersecurity. E c’è anche Franco Bernabè con la Fb Group Srl. Pacifici e Bernabè, ex numero uno di Eni e Telecom, di cui è consigliere di amministrazione (due società che sono molto “vicine” ai servizi segreti), hanno la stessa quota, il 14,29% a testa.
A Carrai fa capo un’altra società di “intelligence” informatica, la Cys4 Srl, controllata per il 79% dalla stessa Cambridge Management Conulting Labs.
Aeroporti di Firenze e Pisa
Carrai inoltre è presidente di Toscana Aeroporti, la società di gestione degli scali di Firenze e Pisa. Insomma, malgrado qualche battuta d’arresto, come la mancana nomina a capo dell’intelligence a Palazzo Chigi, la popolarità (e il potere) di “Marchino” non sembra aver risentito dell’uscita di Renzi da Palazzo Chigi.