Cambio al vertice di Ala, il gruppo di logistica aerospaziale con base a Napoli e attività internazionali negli Stati Unici, Gran Bretagna e Francia. Gennaro Di Capua è il nuovo amministratore delegato.
Prende il posto di Roberto Scaramella, che era arrivato in Ala nel maggio 2015 e ha lasciato la società all’inizio di novembre. Scaramella aveva guidato la compagnia aerea Meridiana e, in precedenza, aveva diretto le attività nell’aviazione commerciale dell’Aga Khan nel fondo Akfed.
La nomina di Di Capua è stata decisa di comune accordo dai tre azionisti che possiedono il 100% di Ala Spa, Fulvio Scannapieco (presidente), Vittorio Genna e Adolfo Varini. Di Capua, 63 anni, si è laureato in ingegneria aeronautica nel 1980 all’università Federico II di Napoli, ha un’esperienza di 37 anni nell’industria aeronautica, nella manutenzione e nel trasporto aereo.
Alitalia e Finmeccanica
Di Capua ha lavorato nell’ex Finmeccanica (ora Leonardo) e in Alitalia. Infine dal settembre 2015 è stato direttore di stabilimento e operazioni all’Atitech di Capodichino, l’ex società di Alitalia ceduta a Gianni Lettieri, imprenditore napoletano vicino a Forza Italia.
L’Atitech di Lettieri
Il passaggio di Atitech a Lettieri è avvenuto con lo spezzatino della compagnia aerea realizzato a fine 2008, durante la gestione del commissario Augusto Fantozzi, che pilotò la cessione della polpa di Alitalia alla Cai dei Capitani coraggiosi berlusconiani. Soci di minoranza di Atitech sono Alitalia-Cai e l’ex Finmeccanica. Atitech si occupa di manutenzione di aerei, l’azienda è in forte difficoltà per la scarsità di commesse.
Di Capua volta pagina. Approda in un gruppo industriale e di servizi che sta cercando di crescere a livello internazionale, in un contesto in cui c’è molta competizione. Ala (che significa Advanced Logistic for Aerospace e si presenta anche con il marchio Ala Corporation) ha aumentato le dimensioni nel giugno 2015 con l’acquisto del gruppo franco-britannico Stag, che ha filiali in Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
La crescita internazionale
Quest’operazione, aveva spiegato l’allora a.d. Scaramella, ha consentito di integrare la presenza di Ala, con un miglioramento dei servizi ai grandi costruttori dell’aerospazio mondiale, come Airbus, Boeing, Lockheed Martin e Ge Aviation. I legami storici di Ala sono con l’industria aeronautica italiana, in particolare Alenia Aeronautica che ora è una divisione del gruppo Leonardo. Prima di quest’acquisizione Ala aveva impianti di produzione e società operative in Italia e Nord America.
Nel giugno scorso Scaramella aveva detto a Poteri Deboli che il gruppo Ala “nel 2016 ha aumentato il fatturato del 20% a 120 milioni di euro, la quota estera supera il 40 per cento. Siamo cresciuti del 20% anche quest’anno malgrado la stabilità dell’Italia. Abbiamo fatto la crescita in Inghilterra, Francia, Stati Uniti. Questo conferma la bontà del nostro piano di internazionalizzazione” (l’articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2017).
Scaramella all’Enav
L’addio di Scaramella ad Ala ha colto di sorpresa chi segue l’industria dell’aerospazio. Il 28 aprile scorso Scaramella è stato nominato presidente dell’Enav, la società pubblica per il controllo del traffico aereo, ma aveva chiarito che il nuovo incarico era compatibile con quello in Ala e viceversa. Nel gruppo di logistica aveva condiviso con i soci un piano di crescita per il 2020. Poi però le strade di Scaramella e dei tre soci di Ala si sono separate.