Il suo nome è entrato più volte nel toto-nomine per la poltronissima di amministratore delegato di Finmeccanica, la corazzata dell’industria della difesa e aerospazio controllata dal ministero dell’Economia, che oggi si chiama Leonardo. Giuseppe Giordo, manager con oltre 25 anni di esperienza in questo settore, è di nuovo nel toto-nomine, perché ha appena lasciato l’incarico di presidente e amministratore delegato di Aero Vodochody, storica fabbrica di aerei militari nella Repubblica Ceca, con 300 milioni di euro di ricavi.
L’addestratore di Praga
In tre anni il manager italiano ha trasformato Aero in un’azienda che ha rilanciato e ammodernato un prodotto proprio, l’L-39Ng, proponendolo come addestratore per i mercati occidentali, anche nella versione armata come caccia leggero. L’aereo ha fatto il primo volo il 22 dicembre 2018 e ha l’ambizione di competere anche con un prodotto italiano, l’M-345 del gruppo Leonardo-Finmeccanica.
Addestratore. Il nuovo L-39Ng
Il rilancio di Aero Vodochody
Perché Giordo lascia Vodochody? Era arrivato a Praga nel maggio 2016, al termine di una selezione condotta dal fondo Penta Investments, il fondo privato locale che da oltre dieci anni possiede l’ex azienda statale. Aero ha detto che “sotto la guida di Giuseppe Giordo, la società ha completato la prima fase della sua trasformazione strategica, era concentrata sulla produzione militare ed è tornata allo sviluppo e produzione del proprio aereo L-39Ng”. Aero rileva che adesso “è riconosciuta a livello internazionale come operatore nei jet addestratori”. Il manager di Penta responsabile per Aero, Marek Smrha, sottolinea che “Giordo ha introdotto con successo l’L-39Ng nel mercato internazionale”. Aero ha cominciato la produzione di serie “per avere le prime consegne nel 2020”. Il nuovo a.d. è Dieter John, finora Cfo della società.
Estromesso da Moretti
Dove va Giordo? Difficile pensare che rimanga disoccupato. Nel suo curriculum spicca l’elaborazione e la realizzazione del piano di riorganizzazione e ristrutturazione di Alenia, azienda che ha guidato dal 2010 _ chiamato da Pier Francesco Guarguaglini _ fino a marzo 2015, lasciandola con bilanci e portafoglio ordini nettamente migliorati. E’ stato il “ferroviere” Mauro Moretti a estrometterlo dal gruppo: alla scadenza del mandato di a.d. di Alenia non lo ha confermato. Giordo non aveva fatto mistero di non approvare il metodo super-accentratore di Moretti, arrivato dalle Ferrovie nel maggio 2014.
Numero uno. Pier Francesco Guarguaglini
La supercommessa Efa-Kuwait
Giordo è stato l’uomo chiave nella lunga e complessa trattativa che ha portato a Finmeccanica la commessa salva-vita mentre il portafoglio ordini nella gestione morettiana si stava prosciugando. Parliamo dell’ordine da quasi 8 miliardi di euro per vendere 28 Eurofighter al Kuwait. Estromesso Giordo, Moretti ha poi firmato il maxi-contratto con il Kuwait nell’aprile 2016.
L’esperienza negli Stati Uniti
Giordo ha un’esperienza diretta anche negli Stati Uniti, è stato amministratore delegato di Alenia North America, negli anni tra l’altro in cui fu venduto negli Usa l’aereo da trasporto militare C27J (che già da qualche anno Leonardo fatica a vendere, pur essendo un buon prodotto). Il manager conosce bene anche il Medio Oriente, uno dei mercati più ricchi per l’industria militare.
I piani di Ryadh
Da gennaio 2018 Giordo è nel consiglio di amministrazione della nuova società creata dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita, la Sami (Saudi Arabian Military Industries), per sviluppare l’industria della difesa locale nel paese che è il principale importatore di armi al mondo, secondo gli ultimi dati del Sipri. L’obiettivo è concentrare a livello locale il 50% di tutta la spesa militare saudita entro il 2030. La Sami _ di cui è a.d. il tedesco Andreas Schwer, ex manager di Rheinmetall Defense _ ha già siglato Mou e accordi di joint venture a vari livelli con numerosi gruppi occidentali, tra cui Boeing, Lockheed, Paramount, Hensoldt, L3 Technologies, Bae Systems, Airbus, Thales, Cmi Defense. Con questo scenario ricco di opportunità internazionali, difficile immaginare che Giordo possa approdare in Italia, almeno per ora.