La convention annuale delle Ferrovie dello Stato svoltasi ieri alla Nuvola dell’Eur non è stata un evento ordinario. Dopo l’intervento dell’amministratore delegato, Renato Mazzoncini, ha parlato l’imprenditore Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e, tra l’altro, renziano. Farinetti ha parlato dell’iniziativa del parco agroalimentare Fico Eataly World a Bologna.
A lavori iniziati è arrivata Barbara Morgante, la dirigente che Mazzoncini aveva nominato amministratore delegato di Trenitalia il 21 dicembre 2015 e che lo stesso Mazzoncini ha revocato il 13 settembre scorso in seguito a divergenze. Adesso Morgante è responsabile delle attività estere delle Fs, un incarico creato apposta per lei. Morgante è stata accolta da un’ovazione. Chissà se Mazzoncini avrà gradito.
Ma la sorpresa più grande doveva ancora arrivare. A un certo punto alla Nuvola di Massimiliano Fuksas si è presentato Mauro Moretti, il “ferroviere” più famoso. Moretti ha trascorso quasi tutta la vita professionale nelle Fs, dal 1978 al 2014 (36 anni), in parte come sindacalista (un passato che però non si trova più nelle biografie più recenti), in parte come dirigente, fino alla carica massima di a.d. del gruppo per sette anni. Tranne gli ultimi tre anni, dal 15 maggio 2014 al 16 maggio 2017, in cui Moretti è stato alla guida di Finmeccanica (ora Leonardo), voluto da Matteo Renzi. Applausi anche per Moretti.
Per l’ingegnere nato a Rimini 64 anni fa era pronta una sorpresa. Gli è stato consegnato un regalo, una riproduzione della Carta di libera circolazione sui treni, la “Clc” che ben conoscono i ferrovieri, spetta a chi trascorre una vita nelle Fs e va in pensione da ferroviere. A Moretti è stata consegnata una riproduzione “lunga un metro” della carta che dà diritto a viaggiare gratis sui treni a vita. “E’ stata una gag per salutare Moretti, che era tornato tra i suoi, tra i ferrovieri. Da quando era andato via nel 2014 non c’era stato un momento per stare insieme con lui”, ci ha spiegato un portavoce delle Fs.
Al comando. Renato Mazzoncini, amministratore delegato delel Ferrovie
A Poteri Deboli risulta però che a Moretti sia stata assegnata anche una vera Carta di libera circolazione sui treni, non solo una riproduzione. Abbiamo chiesto conferma alle Fs. Il portavoce delle Ferrovie ci ha confermato che a Moretti è stata assegnata effettivamente la Carta di libera circolazione, “in quanto è presidente della Fondazione Fs ed è pensionato delle Fs, perché c’è stata la ricongiunzione dei contributi versati negli ultimi tre anni nell’industria dell’aerospazio e difesa con quelli nelle ferrovie”.
Alcuni esperti di cose ferroviarie dubitano che, avendo Moretti lasciato le Fs tre anni fa, abbia diritto alla Carta per viaggiare gratis a vita sui treni. Questo noi non lo sappiamo e non vogliamo mettere in dubbio che, se Mazzoncini ha assegnato la preziosa Clc al manager che ha trascorso una vita nelle Ferrovie, Moretti ne abbia diritto. Facciamo però notare che, da quando Moretti ha lasciato la guida delle Fs, sono successi almeno due fatti di rilievo.
Il primo. Il 31 gennaio scorso il Tribunale di Lucca ha condannato Moretti a sette anni di reclusione per la strage causata dall’incidente ferroviario di un treno cisterna a Viareggio, il 29 giugno 2009, con 32 morti.
Il secondo. Il 16 maggio scorso Moretti ha lasciato l’ex Finmeccanica con una liquidazione d’oro, pari a 9,44 milioni di euro al lordo delle tasse. E ieri è emerso che, a soli sei mesi dall’addio di Moretti, il suo successore Alessandro Profumo ha rivisto in peggio le stime sui ricavi, ordini e redditività del gruppo nel 2017, segno che Moretti non deve aver lasciato un’eredità brillante. Oggi in Borsa le azioni Leonardo sono crollate: -21,55 per cento. La condanna per Viareggio è di primo grado e, fino a sentenza definitiva, per Moretti vale la presunzione di non colpevolezza, come per ogni imputato. Facciamo però una domanda: visto il contesto doloroso, questo riconoscimento a Moretti in un’atmosfera festosa era opportuno?