Stop a una commessa militare di Leonardo e Iveco in Brasile del valore di 900 milioni di euro (4,9 miliardi di reais). Il congelamento del potenziale contratto è stato deciso dal Tribunale federale di Brasilia.
Blindati Centauro
Il giudice si è pronunciato poche ore prima della scadenza prevista per la firma del contratto, fissata entro il 5 dicembre. Potrebbe così tornare in discussione la vendita all’esercito brasiliano di 98 automezzi blindati a ruote Centauro II (nella foto in apertura), con cannone da 120 mm. Il 25 novembre il Comando logistico (Colog) aveva ufficializzato di aver scelto come migliore offerta quella del consorzio italiano Iveco-Oto Melara (Cio), tra l’ex Finmeccanica e Iveco, società controllata da Exor, la holding delle famiglie Agnelli e Nasi guidata da John Elkann.
Leonardo. L’a.d. Alessandro Profumo
La scelta delle forze armate
Secondo una nota delle forze armate carioca, il consorzio italiano aveva battuto la statunitense General Dynamics Land Systems e la cinese Norinco. Le aziende italiane avevano inoltre fatto sapere che, dopo la firma del contratto, era prevista la consegna dei primi due veicoli entro sei mesi. In seguito sarebbero stati forniti ulteriori 96 blindati, per circa 900 milioni, con una potenziale estensione fino a 220 mezzi, che avrebbe fatto lievitare la commessa a 2 miliardi di euro.
Azioni salite in Borsa
Nei giorni successivi le azioni delle due società avevano guadagnato in Borsa, Leonardo da 7,658 euro del 25 novembre fino a 7,80 il 29 novembre (+1,8%). Le azioni Iveco erano cresciute di più: da 6,26 del 25 novembre fino a 6,502 il 5 dicembre (+3,8%). Evidentemente la notizia della vittoria nella gara è stata considerata positiva per i conti delle aziende coinvolte.
Capo dell’esercito. Il generale Marco Antônio Freire Gomes
Il giudice contesta l’appalto
Adesso però un giudice del Tribunale federale ha congelato l’operazione, contestando il valore economico dell’appalto “a fronte di tagli dei fondi per l’educazione e la sanità”, secondo quanto riportato dai quotidiani brasiliani. Il tribunale afferma inoltre che non esiste una diretta minaccia al Paese tale da giustificare l’acquisto dei blindati, anche se l’Esercito, nel presentare la gara internazionale nel novembre 2021, aveva denunciato la vetustà dei circa duemila carri in dotazione e la difficoltà nel trovare i pezzi di ricambio necessari.
Motivazioni politiche
Il Tribunale regionale federale di Brasilia ha accolto un’azione popolare, presentata dell’avvocato Charlles Capella de Abreu, finalizzata a fare luce sulla compravendita e sull’opportunità dell’acquisto. La decisione è stata presa dal giudice Wilson Alves de Souza, il quale ha dichiarato: “In questo contesto si vede chiaramente che l’atto in questione non risponde ai presupposti di convenienza e opportunità. Poiché è evidente una mancanza di razionalità, una divergenza di finalità, illegalità e financo di elementare buon senso. Perché non c’è altro modo per classificare questa operazione quando, mentre si tagliano i bilanci dell’istruzione e della sanità per mancanza di fondi, si intende acquistare armi in tempo di pace”.
Uscente. Il presidente Jair Bolsonaro
Da Bolsonaro a Lula
Questa valutazione presenta profili politici. La decisione di rinnovare la flotta di mezzi cacciacarro era stata presa dal presidente sovranista Jair Bolsonaro, sconfitto alle ultime elezioni dal socialista Lula da Silva, tornato al governo con un programma elettorale che ha al centro la lotta alla povertà e alle disuguaglianze. Lula entrerà in carica il 1° gennaio.
Le azioni si sgonfiano
Per adesso la commessa da 900 milioni per il consorzio Iveco-Oto rimane in sospeso. Da qualche giorno anche il valore delle azioni si è sgonfiato, tornando al di sotto dei prezzi di chiusura del 25 novembre. Alle ore 15:30 Ii titoli Iveco sono a 6,192 euro (-0,18% sulla seduta precedente). Leonardo, malgrado l’annuncio stamattina dell’estensione al Giappone del programma anglo-italiano Tempest per un futuro cacciabombardiere europeo, è a 7,642 euro (-1,44% sulla seduta precedente). Per ora la commessa è sospesa. Profumo e Elkann sono nelle mani di Lula.