La causa per danni avviata dal Sole 24 Ore contro l’ex direttore Roberto Napoletano e gli ex vertici del cda, Donatella Treu e Benito Benedini, comincerà solo il 17 novembre 2020. Si prevedono quindi tempi lunghi prima che i giudici si pronuncino sull’azione di responsabilità con la quale Il Sole 24 Ore ha chiesto danni plurimilionari a Napoletano (oltre 7,5 milioni, in solido con Treu), all’ex a.d. Treu (oltre 12,5 milioni, in parte in solido con Napoletano, in parte con Benedini) e all’ex presidente Benedini (4,3 milioni, in solido con Treu).
Le copie taroccate
I tempi della causa sono precisati nella relazione finanziaria annuale 2019 della società editrice del quotidiano, controllata dalla Confindustria. La causa riguarda tre episodi della passata gestione: le presunte dichiarazioni gonfiate sulle vendite di copie del quotidiano (“copie taroccate”), la cessione del ramo d’azienda detta “Operazione Business Media”, la cessione di una rotativa detta “Operazione Stampa Quotidiana”.
Confindustria. Vincenzo Boccia con la d.g. Marcella Panucci
Azione di responsabilità
Il 30 aprile 2019 l’assemblea degli azionisti del Sole 24 Ore ha deliberato di approvare la proposta del nuovo cda (guidato dall’a.d. Giuseppe Cerbone e presieduto da Edoardo Garrone) per promuovere l’azione sociale di responsabilità in base agli articoli 2392 e 2393 del codice civile nei confronti di Benedini, Treu e Napoletano. Anche l’ex società di revisione, Kpmg, è chiamata in causa per il pagamento in solido di danni in tutte le tre vicende, per un totale che potrebbe oltrepassare i 12,5 milioni.
L’influenza di Abete
La vicenda ha creato imbarazzo nella Confindustria. Prima di deliberare la proposta il cda si spaccò e ci furono le dimissioni di Luigi Abete (nella foto in alto con Napoletano). Nel cda è rimasta la d.g. di Confindustria, Marcella Panucci, che aveva sempre sostenuto l’ex direttore. Abete è sempre molto influente in Cionfindustria e adesso, secondo indiscrezioni, appoggerebbe uno dei candidati alla presidenza di Confindustria, Carlo Bonomi, che è considerato favorito.
Citati per milioni. Napoletano, Treu e Benedini
La richiesta di danni
La relazione al bilancio del Sole ricorda che nel giugno 2019 la società editoriale ha notificato atto di citazione nei confronti di:
“a) Benito Benedini, nei cui confronti è stata formulata richiesta per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da Il Sole 24 Ore S.p.A. in relazione alla Operazione Business Media (…), allo stato quantificabili in non meno di 4.328.280,00 euro, in via solidale con Donatella Treu.“
“b) Donatella Treu, nei cui confronti è stata formulata richiesta per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da Il Sole 24 Ore S.p.A. in relazione: (i) alle pratiche commerciali e di reportingvolte a incrementare artificiosamente i dati diffusionali del Quotidiano, allo stato quantificabili in non meno di 7.548.043,31 euro, in via solidale con Roberto Napoletano e KPMG S.p.A., anch’essa convenuta in giudizio; (ii) alla Operazione Business Media, allo stato quantificabili in non meno di 4.328.280,00 euro, in via solidale con Benito Benedini; (iii) alla Operazione Stampa Quotidiana (…), allo stato quantificabili in non meno di 665.560,00 euro, condanna da disporsi in via solidale con KPMG S.p.A.”
“c) Roberto Napoletano, nella qualità (ritenuta sussistente sia dalla Procura che dalla Consob) di amministratore di fatto della società, nei cui confronti è stata formulata richiesta per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da Il Sole 24 Ore S.p.A. in relazione alle pratiche commerciali e di reportingvolte a incrementare artificiosamente i dati diffusionali del Quotidiano, allo stato quantificabili in non meno di 7.548.043,31 euro, in via solidale con Donatella Treu e KPMG S.p.A.“
Quotidiano economico e normativo. Il Sole 24 Ore
Giudice Vannicelli
La relazione al bilancio del Sole 24 Ore riferisce che “la causa è stata iscritta al ruolo del Tribunale Civile di Milano con numero di R.G. 30810/2019 in data 20 giugno 2019, ed è stata successivamente assegnata al G.I. Dott. Guido Vannicelli. Con provvedimento del 2 marzo 2020 il giudice istruttore ha differito la data della prima udienza al 17 novembre 2020, al fine di consentire ai convenuti di citare in giudizio le compagnie assicurative, la cui chiamata in causa è stata dunque autorizzata”.
Il processo penale
Sulla passata gestione del quotidiano c’è anche un’indagine penale per falso in bilancio e manipolazione del mercato. Il 29 ottobre 2019 il Tribunale di Milano ha accettato la richiesta di patteggiamento di due dei tre imputati, Benedini e Treu, mentre Napoletano si è dichiarato innocente e affronterà il processo. Per effetto del patteggiamento Benedini è stato condannato alla pena di un anno, cique mesi e 20 di reclusione, Treu è stata condannata a 20 mesi, nonché al pagamento delle spese sostenute dalle parti civili. Nessuno va in carcere perché è stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Nuova gestione. L’a.d. Giuseppe Cerbone
Multa al Sole 24 Ore
Anche la società Sole 24 Ore ha presentato un’istanza di patteggiamento, accolta dal Tribunale, che ha disposto solo il pagamento di una multa di 50.310 euro “dando atto, al contempo, dell’idoneità delle misure rimediali adottate dalla Società per rafforzare ed ottimizzare la propria integrità ed affidabilità”, afferma la relazione finanziaria annuale.
Le parti civili
Il 16 gennaio 2020 si è aperto davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano il processo a carico di Napoletano. All’ex direttore del Sole 24 Ore sono contestati i reati di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. La relazione al bilancio precisa che “alla predetta udienza Consob – che si era già costituita parte civile in udienza preliminare – ha anticipato che farà richiesta di citazione de Il Sole 24 Ore come responsabile civile; per l’effetto, quest’ultima verrebbe chiamata a rispondere, in via solidale con gli altri imputati, in qualità di responsabile civile ex art. 2049 c.c. per possibili danni provocati a terzi dai fatti di reato contestati”.
Udienza il 16 aprile
Nel processo si sono già costituiti parte civile in udienza preliminare sei tra dipendenti ed ex dipendenti del Gruppo 24 Ore, assistiti dall’ex pm Antonio Di Pietro, oltre a Confindustria. Nell’udienza del 30 gennaio 2020 anche l’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha chiesto di costituirsi parte civile. All’udienza del 13 febbraio il Tribunale si è riservato sulla loro ammissione rinviando al 16 aprile 2020. Ma molto probabilmente l’udienza della prossima settimana verrà rimandata, a causa dell’emergenza sanitaria. Il Coronavirus dà una mano a Napoletano. Per ora.