“Ad oggi non è stata perfezionata alcuna operazione di cessione di Vitrociset”. Lo afferma Camilla Crociani di Borbone, figlia di Edoarda Crociani e del fondatore dell’azienda, Camillo Crociani, ex presidente della Finmeccanica, morto nel 1980 in Messico.
Crociani si era rifugiato all’estero per sfuggire al mandato di cattura internazionale per il coinvolgimento nello scandalo Lockheed, per il quale era stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione per corruzione.
Camilla Crociani (nella foto in alto con il marito e le due figlie) ha replicato ad Antonio Di Murro, lo sconosciuto imprenditore abruzzese, residente a Colleferro, che ieri aveva annunciato di aver “definito” l’accordo per l’acquisto di Vitrociset. L’azienda è specializzata in informatica e alta tecnologia e opera nella difesa, sicurezza, spazio, servizi al traffico aereo, con molti appalti dallo Stato, forze armate, Nato, Banca d’Italia, forze di polizia, Enav. Di Murro ha detto anche di aver avviato le procedura per il “golden power”, cioè la notifica dell’accordo di compravendita alla presidenza del Consiglio, per ottenere il via libera alla cessione.
Segreti. La sede di Vitrociset a Roma, in via Tiburtina
Trattative, più di un interessato
Secondo Crociani però non è stato firmato un atto di cessione. La partita Vitrociset dunque rimane avvolta nell’incertezza e nel mistero, come del resto molte attività e la storia di quest’azienda. Quantomeno c’è da pensare che la compravendita non sia ancora stata definita, anche se le trattative per la vendita sono in corso. E a Poteri Deboli risulta che ci sia più un pretendente interessato a Vitrociset.
Il ruolo dell’avvocato Francesco Gianni
La replica è contenuta in una nota di Francesco Gianni, avvocato d’affari dello studio Gianni Origoni Partners e componente del consiglio di amministrazione di Vitrociset, diffusa attraverso l’Ansa. “Relativamente alla potenziale cessione di Vitrociset ci sono state varie proposte alla nostra attenzione che si è deciso non fosse opportuno perfezionare”, si legge nella comunicazione a firma Camilla Crociani di Borbone delle Due Sicilie.
“In questi ultimi tempi _ prosegue la nota firmata da Camilla Crociani _ è vero che l’interesse relativo all’acquisto di questa azienda di grande prestigio è stato notevole e per me è importante che qualunque potenziale acquirente sia un soggetto in grado di far crescere ulteriormente Vitrociset permettendole di affermarsi con sempre maggior successo nei settori altamente tecnologici in cui opera da anni”.”Peraltro eventuali operazioni che abbiano ad oggetto la cessione di Vitrociset sono evidentemente sottoposte alla norma relativa alla golden power e quindi _ afferma Camilla Crociani _ il governo ha naturalmente l’ultima parola relativa all’eventuale cessione di quote della stessa”. “Confermiamo che ad oggi non è stata perfezionata nessuna operazione di cessione di Vitrociset“.
Consigliere. L’avvocato Francesco Gianni, componente del cda di Vitrociset
Paradisi fiscali
Di Murro ha sostenuto di aver definito l’accordo per comprare dalla società olandese Croci International Bv la totalità del capitale della Ciset Srl, che detiene il 98,5% di Vitrociset (il residuo 1,5% è dell’ex Finmeccanica, ora Leonardo).
Del patrimonio Crociani si è parlato nei giorni scorsi per la pubblicazione dei “Paradise Papers”, documenti che attestano come gruppi facoltosi e imprenditori detengano il patrimonio con domicilio in paradisi fiscali. Sono clienti dello studio Appleby, tra questi la famiglia Crociani.
Secondo tali documenti, la proprietà di Vitrociset attraverso vari passaggi, tra cui due trust in paradisi fiscali, finirebbe nelle Antille olandesi a Curacao: e al vertice della catena societaria c’è una società, la International Future Ventures & Investments Nv (Ifvi), che ha un capitale sociale composto da una sola azione, del valore di un dollaro americano.
Azienda italiana, proprietaria residente all’estero
Anche Ciset ha diffuso una nota in cui afferma che Vitrociset è una società italiana e soggetta al fisco italiano. “Vitrociset Spa è una società di diritto italiano, i cui azionisti sono la Ciset Srl e la Leonardo Spa anche esse società di diritto italiano” e “ha sempre onorato i propri obblighi fiscali derivanti dalla normativa vigente”, si legge nel comunicato.
Ciset dice che l’azienda “dà lavoro a 637 dipendenti dei quali 634 residenti e contribuenti fiscali in Italia”, che ha “committenti italiani e stranieri sia pubblici che privati”. E aggiunge che “il soggetto che detiene il controllo finale della Vitrociset spa è Camilla Crociani, residente all’estero fin dal 1976″.
All’interno della famiglia Crociani è in corso una battaglia legale sul patrimonio. Cristiana Crociani è in lite con la sorella maggiore Camilla e con la madre Edoarda, le accusa di averla defraudata di una parte del patrimonio.