Emma Marcegaglia come presidente dell’Eni ha guadagnato 500.000 euro lordi nel 2018. Il compenso è più del doppio rispetto a quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha un tetto di 238mila euro lordi.
Saltato il tetto voluto da Renzi
Anche per i presidenti delle società pubbliche (lo Stato possiede il 30% circa del capitale Eni ed è l’azionista di maggioranza) era stato introdotto il tetto di stipendio, pari a quello del presidente della Repubblica, l’aveva messo il governo di Matteo Renzi. Il tetto era stato applicato a partire da maggio 2014, con i rinnovi dei vertici di Eni, Enel, l’ex Finmeccanica (ora Leonardo), Poste, Terna. Nel 2017 i consigli di amministrazione sono giunti a scadenza del mandato e sono stati rinnovati. E il tetto è miracolosamente saltato, come avevo già segnalato sul Sole 24 Ore l’8 maggio 2018.
Il compenso di Marcegaglia, che non si occupa della gestione del gruppo energetico, è stato stabilito in 90mila euro annui dall’assemblea degli azionisti Eni del 13 aprile 2017. E poi il consiglio di amministrazione ha fissato un ulteriore compenso pari a 410mila euro all’anno “per le deleghe conferite”.
L’aumento di stipendio
Così dal 13 aprile 2017 per l’ex presidente della Confindustria è scattato l’aumento di stipendio. Nel 2017 Marcegaglia aveva guadagnato dall’Eni 426mila euro. Nel 2018 ha incassato l’aumento pieno a 500mila euro.
Le deleghe
Di cosa si occupa la presidente dell’Eni? Secondo i documenti del gruppo, alla presidente sono attribuite “deleghe non operative, relative allo svolgimento di un ruolo di garanzia nell’ambito del sistema dei controlli interni, con la gestione, in particolare, del rapporto gerarchico del responsabile della funzione internal audit nei confronti del consiglio. La presidente svolge inoltre le funzioni statutarie di rappresentanza, gestendo i rapporti istituzionali in Italia della società in condivisione con l’amministratore delegato”.
Le cariche nell’azienda di famiglia
Marcegaglia non è solo presidente dell’Eni. Infatti ha mantenuto le cariche nell’azienda siderurgica di famiglia, a Mantova. “Emma” è presidente e amministratore delegato di Marcegaglia Holding Spa e vicepresidente delle società da questa controllate che lavorano nella trasformazione dell’acciaio. Inoltre è presidente e a.d. di Marcegaglia Investments Srl, holding di controllo delle attività diversificate del gruppo.
La Luiss
E’ presidente dell’università Luiss di Roma, posseduta dalla Confindustria, inoltre è componente dei cda della società farmaceutica Bracco Spa e dell’immobiliare Gabetti Property Solutions.
Una domanda
Una semplice domanda: con tutti questi incarichi quanto tempo ha Marcegaglia da dedicare all’Eni e cosa fa realmente per meritarsi i 500mila euro di stipendio?
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